Bolle, no balle!
Cosa significa spiegare centinaia di anni di storia in un paio d’ore? Significa cercare di far passare dei concetti chiari, semplici ma profondi, che riescano ad incuriosire i presenti.
Questo è stato il leit motife della prima uscita ufficiale di Zommelier, un progetto che punta a far avvicinare le persone al mondo del vino attraverso l’assaggio, la convivialità e lo scambio di idee. Zommelier nasconde in sé le tre Z fondamentali: amiciZia, conoscenZa ed esperienZa.
AmiciZia parla di una serata tra amici che trovano il modo di rivedersi, ridere e scherzare davanti ad un bicchiere (anzi 5) di vino. La degustazione e l’assaggio sono un veicolo per potersi aggiornare sulle proprie vite ed esperienze, sui propri gusti e interessi.
ConoscenZa parla della storia delle bollicine partendo dagli albori, passando per Dom Perignon ed arrivando ai giorni nostri; discutiamo dell’innovativo e dibattuto metodo Martinotti/Charmat e del futuro che sta avanzando, la rifermentazione in bottiglia, una metodologia di produzione che sta avvicinando sempre di più chi beve alla terra, al frutto appena raccolto. Gli amici curiosi non si accontentano della mia spiegazione, che non vuole essere didattica, a senso unico ma che li stimola a nuove domande e curiosità finora inespresse (dalla forma del tappo, al degorgements,..).
EsperienZa invece riporta alla tecnica dell’assaggio, al giusto bilanciamento tra la parte tecnica (i metodi di produzione, le uve, le soste sui lieviti) e le sensazioni che un bicchiere di vino possono esprimere e che rimandano a territori tra di loro diversissimi. L’ assaggio è quel momento in cui tutto intorno a noi si fa ovattato, siamo solo noi, i nostri sensi e un liquido che prende vita all’ interno del bicchiere.
In questa serata siamo passati dai rifermentati delle colline di Breganze, con l’antica riscoperta del vitigno Pedevendo, alle classiche bollicine Charmat trevigiane, un prosecco DOC Brut più asciutto e diretto dei suoi simili.
Con un volo di 1300 Km troviamo un metodo classico Siciliano di grande personalità che rispecchia l’ambiente vulcanico e minerale in cui nasce, l’Etna appunto. La sorpresa della serata è stata una bollcina tagliente, affilata, nata da un incrocio inaspettato tra Riesling, Gruner Veltliner e Pinot nero, proveniente dalla “sconosciuta” Austria vinicola.
Per finire hanno invece preso parte, come degna conclusione della serata, le note di caffè tostato e cacao amaro dello Zamuner 2008 da Pinot nero e Pinot meunier, un millesimo tanto elegante quanto complesso e potente che riempie le nostre narici senza mai stancarle.
Con Zommelier cerco di portare nelle case di chi mi accoglie la passione per questo mondo tanto fantastico e magico quanto complicato ed “elitario” a volte; “Liberi di esprimersi” non è solo la mission del progetto ma un’esortazione ai partecipanti, perché è solo con la condivisione che ci può essere crescita.